— Pulizia delle vasche conciarie: tutto quel che c’è da sapere

Estate, tempo di… pulizia delle vasche conciarie. È nella bella stagione infatti che, di norma, si effettua questa operazione. Si tratta di una procedura importante: infatti, queste strutture svolgono un ruolo fondamentale nel processo globale della concia. Le pelli grezze degli animali vengono immerse in vasche e sottoposte a trattamenti chimici per stabilizzare le fibre proteiche e renderle resistenti alla decomposizione. Le vasche possono variare a livello di dimensioni e composizione. Sono realizzate in materiali come calcestruzzo, acciaio o altri composti resistenti ai prodotti chimici utilizzati nei vari trattamenti. Assicurare la loro igiene e pulizia è essenziale per garantirne la stabilità e la corretta depurazione e stoccaggio del refluo conciario.

La procedura di pulizia delle vasche conciarie

La pulizia delle vasche conciarie riveste un ruolo fondamentale per preservare la corretta gestione del refluo conciario e il degrado strutturale della stessa evitando possibili sversamenti. 
Si parte con una valutazione accurata attraverso uno o più sopralluoghi. Attraverso le botole di accesso e con l’ausilio di un’asta, si va a misurare l’ipotetica quantità di fango presente all’interno della vasca. Successivamente si valuta la strategia di pulizia migliore attraverso auto-spurgo o, eventualmente, centrifuga. Durante la pulizia, gli operatori scendono nelle vasche conciarie e procedono alla rimozione dei fanghi presenti sulle pareti e sul fondo. Si passa poi all’ispezione e alla pulizia dei vari componenti, tra cui pompe, mixer e tubazioni. In questa procedura, la squadra dei tecnici coinvolti deve essere abilitata a lavorare in spazi confinati, rispettando la normativa vigente.

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Tempistiche e frequenza

La durata della pulizia delle vasche conciarie è influenzata da alcuni fattori. In particolare:

  • le dimensioni della vasca conciaria;
  • il quantitativo dei fanghi da rimuovere.
  • Anche la tipologia dei fanghi può condizionare significativamente il tempo di pulizia. La consistenza dei fanghi, nello specifico, è un elemento rilevante.

L’operazione di pulizia delle vasche, nella maggior parte dei casi, si effettua in estate. Idealmente nel mese di agosto, quando cioè le industrie conciarie sono chiuse. È essenziale che questa procedura sia eseguita durante i periodi di fermo produzione. Il consiglio è di prevederla ogni anno o, al massimo, ogni biennio. In questo modo, si evita l’accumulo eccessivo di fanghi depositati.

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Smaltimento dei rifiuti

Uno sguardo, infine, allo smaltimento dei rifiuti. Qui si adotta un approccio diverso a seconda delle strategie utilizzate per la pulizia della vasca. Nel caso in cui si utilizzi la centrifuga, il fango viene separato in due componenti: una parte solida disidratata, gestita come rifiuto, e una componente di acque chiarificate. Se, invece, viene usato solo lo spurgo, il fango viene smaltito come liquido.