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Trattamento acqua nelle torri evaporative: il fattore pH

Negli scacchi, lo sanno bene gli appassionati, la torre è un pezzo importante. Può raggiungere ogni casella della scacchiera, protegge il re e, se usata sapientemente, consente di dare scacco matto. Le torri sono importanti anche negli impianti industriali. Nello specifico, le torri evaporative, o di raffreddamento, che realizzano al meglio il processo di scambio termico acqua/aria, sfruttando il calore latente di evaporazione. Per “vincere la partita”, in questo caso, la mossa vincente è non trascurare il trattamento dell’acqua delle torri evaporative. Si evitano inconvenienti che minano l’efficienza dell’impianto e si salvaguarda una risorsa preziosa come l’acqua. Il pezzo forte qui è rappresentato dal controllo del pH dell’acqua, su cui ci concentriamo in questo articolo.

Perché conviene il trattamento dell’acqua nelle torri evaporative

Rendimento in termini di efficienza energetica (rapporto costo/kW dissipati) e semplicità di costruzione. È questo a rendere le torri evaporative, unite a condensatori e raffreddatori evaporativi, tra le soluzioni di raffreddamento più utilizzate in ambito industriale. Eppure, l’efficienza di questi sistemi può venire compromessa da incrostazioni e corrosioni, oltre che da depositi e contaminazioni biologiche. Si tratta di inconvenienti piuttosto frequenti e, peraltro, spesso interdipendenti, da considerare quindi separatamente in base al tipo di utenza.
Ecco perché diventa importante mettere in campo soluzioni e prodotti per il corretto trattamento dell’acqua nelle torri evaporative. Per fare una valutazione del tipo di trattamento da adottare nei confronti dell’acqua dell’impianto, è necessario passare attraverso il controllo di pochi ma fondamentali parametri chimici. Ovvero:

  • alcalinità;
  • durezza;
  • controllo del pH dell’acqua;
  • conducibilità elettrica.

Si tratta dei valori basilari più importanti da monitorare per prevedere il comportamento dell’acqua all’interno degli impianti di raffreddamento.

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I vantaggi del controllo del pH dell’acqua

Il condizionamento a pH controllato è un trattamento che si applica ai sistemi con evaporazione parziale dell’acqua. In questi impianti, a causa dell’elevata concentrazione di concentrazione salina data proprio dall’evaporazione, il valore di conducibilità dell’acqua tende a salire. E alti valori di conducibilità generano più facilmente sedimenti e corrosioni.
Nell’ambito del trattamento dell’acqua nelle torri evaporative, il condizionamento a pH controllato permette di contrastare tali fenomeni attraverso l’aggiunta di sostanze in grado di limitare il valore di alcalinità dell’acqua e, quindi, il suo potere incrostante. Il trattamento, con i giusti dosaggi, aumenta il fattore di concentrazione dell’acqua di circuito, nonché il rapporto tra l’acqua reintegrata e quella di alimento. Ciò si traduce in un contenimento del consumo idrico, che può arrivare anche fino al 50%. Il principale vantaggio del condizionamento a pH controllato sta proprio nel risparmio di notevoli volumi d’acqua a livello di spurgo. Senza dimenticare la limitazione nello spreco dei prodotti chimici utilizzati per stabilizzare calcio e altri sali incrostanti.

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Una buona mossa… fin dall’inizio

Per garantire elevate performance, le torri di raffreddamento necessitano di una manutenzione ordinaria. Un impianto in piena efficienza, infatti, svolge al meglio il suo lavoro, dura di più e contiene i costi.
È questo il concetto alla base del controllo del pH dell’acqua che, tra i plus, permette la passivazione delle superfici zincate in nuove unità di raffreddamento. L’acciaio zincato appena prodotto, infatti, non è particolarmente resistente alla corrosione, ma lo diviene nel tempo, quando la sua superficie si passiva. Tale soluzione, oltre a gestire il pH, permette di:

  • inibire la formazione della cosiddetta “white rust” (ruggine bianca, ovvero la degradazione dello zinco);
  • prevenire la comparsa di incrostazioni.

 

La passivazione può essere eseguita “in marcia”, vale a dire con l’unità di raffreddamento in esercizio, senza fermo impianto. Grazie ai trattamenti a pH controllato, noi di Pragma offriamo soluzioni capaci di dare risposte puntuali basate su necessità specifiche. Prima di procedere con il trattamento, infatti, nelle torri evaporative viene eseguita una proiezione con acqua tal quale, seguita da una con gestione a pH controllato. Già a questo punto si possono notare evidenti differenze in ottica di risparmio idrico e dei consumi. Insomma, la giusta mossa, fin dall’inizio, per dare scacco matto.

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