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Linee guida prevenzione legionella: come si contrasta

Si insidia in ambienti acquatici come acque sorgive, fiumi, laghi o acque termali. Da qui può raggiungere ambienti artificiali come condotte cittadine o impianti idrici industriali. Parliamo della Legionella, l’agente biologico responsabile della legionellosi. Come spiegavamo in un precedente articolo, si tratta di un batterio che si trasmette all’uomo tramite l’inalazione di aerosol contaminato, causando forme spesso acute di polmonite. Nel 2022 l’incidenza della legionellosi in Italia è stata pari a 51,9 casi per milione di abitanti¹. Un dato, quest’ultimo, in costante aumento negli ultimi trent’anni. Serve, insomma, tenere alta la soglia d’attenzione e parlare di prevenzione Legionella. Non è un caso che la Direttiva UE 2020/2184² abbia inserito la Legionella tra i parametri da monitorare: la soglia di sicurezza è fissata a valori < 1.000 CFU/l.

SOS Legionella

Di prevenzione Legionella si parla soprattutto in estate. Perché? La risposta è semplice. L’aumento delle temperature e la maggiore umidità creano l’ambiente ideale per la proliferazione di questo batterio, favorendo la contaminazione ambientale. Ecco spiegato il motivo per cui questo batterio si può trovare, tra gli altri, negli impianti industriali dotati di torri di raffreddamento e nelle acque di condensazione degli impianti di climatizzazione. Non è, tuttavia, solo una questione di temperatura. Tra i fattori che aumentano il rischio di Legionella vi sono anche incrostazioni di tubi e impianti, così come il ristagno di serbatoi e la presenza di sedimenti.
Il tema diventa caldo in estate, ma la prevenzione della Legionella merita un’attenzione costante. Come ricordato in un articolo dedicato al tema dai colleghi di e_labo, la Legionella è classificata tra gli agenti biologici per i quali il D.Lgs. 81/2008 prevede l’adozione di specifiche misure di prevenzione a seguito della valutazione del rischio. Il datore di lavoro, pertanto, è obbligato a redigere il documento di valutazione del rischio Legionella e, in base a questo, adottare tutte le necessarie misure di protezione e prevenzione.

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Linee guida per la prevenzione della Legionella

Oltre al Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, il principale riferimento normativo in tema di Legionella sono le Linee guida ufficiali rilasciate dal ministero della Salute³. Il documento stabilisce l’obbligo di un protocollo di controllo per tutte le strutture potenzialmente a rischio Legionella. Tra gli argomenti affrontati dalle linee guida per la prevenzione della Legionella troviamo:

  • sorveglianza e indagine epidemiologica;
  • metodi di prevenzione e controllo della contaminazione del sistema idrico;
  • indicazioni per la progettazione, realizzazione e gestione degli impianti.

Ci concentriamo su questo ultimo punto. Per evitare la contaminazione negli impianti, vanno messe in pratica tutte le attività suggerite dagli esperti. In primis, il campionamento dell’acqua e l’analisi di laboratorio per la ricerca della Legionella. Qualora il campionamento risultasse positivo, andranno previsti interventi di bonifica a seconda della carica batterica.

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A sinistra un impianto di dosaggio biossido di cloro stabilizzato con attivatore e filmante protettivo per acque sanitarie. A destra, un impianto di clorazione con prodotto Pragmasanit su tre diverse linee, con controllo degli allarmi mediante modulo GSM.

Come si combatte la Legionella

La Legionella è un microrganismo molto resistente. Può, infatti, proliferare e svilupparsi facilmente, se non viene monitorato e contrastato in modo adeguato. Ecco perché è fondamentale agire sul fronte della prevenzione Legionella. In caso di contaminazione, sarà necessario intervenire con una serie di attività di ripristino e bonifica degli impianti compromessi dal batterio. Nello specifico:

  • i cosiddetti interventi “shock” consentono una bonifica immediata e il ripristino delle funzionalità.
  • Gli interventi di disinfezione in continuo puntano, invece, al mantenimento nel tempo della sicurezza raggiunta dagli interventi shock.

Gli interventi possono essere di tipo fisico, sfruttando tecniche basate sulla temperatura come sanificazione termica e raggi ultravioletti. I trattamenti anti Legionella di tipo chimico, invece, prevedono l’impiego di agenti chimici ossidanti, non ossidanti e ioni metallici. La scelta del metodo di bonifica più adeguato dipende dalle caratteristiche degli impianti e dalla tipologia di contaminazione.

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Prevenzione, bonifica e trattamento

L’esperienza ci insegna che, per prevenire efficacemente e combattere la Legionella, servono approccio olistico e visione globale. In questo senso, la collaborazione tra i nostri tecnici e gli specialisti di e_labo consente di poter usufruire di un “pacchetto completo”. Da un lato si valutano i punti di rischio e si procede alla redazione del protocollo di prevenzione e controllo della Legionella. Dall’altro si predispongono l’analisi preliminare dell’impianto e gli eventuali interventi di bonifica necessari, con i sistemi di trattamento più opportuni. Tra i servizi offerti:

  • impianti e prodotti specifici per il controllo del rischio Legionella;
  • analisi batteriologiche su impianti di raffreddamento, circuiti idraulici e aeraulici;
  • bonifica dei circuiti, con verifica analitica del trattamento eseguito.

Infine, al termine della bonifica vengono eseguiti controlli periodici di mantenimento dello stato di salute degli impianti.

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NOTE
Foto in evidenza: Freepik
¹ Fonte: La sorveglianza nazionale della legionellosi: risultati relativi all’anno 2022, Istituto superiore di sanità
²  Per approfondire: Direttiva UE 2020/2184 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano
³ Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi