Ogni giorno, miliardi di litri di acqua contaminata vengono generati da industrie, agricoltura e attività commerciali. Spesso queste acque contengono impurità o inquinanti, comprese sostanze chimiche pericolose. Senza un adeguato trattamento di depurazione, il rischio è che a pagarne le conseguenze siano l’ambiente e, a cascata, tutti noi. Uno scenario tutt’altro che distopico. Vediamo, allora, cosa è necessario sapere e come si devono comportare le aziende in materia di smaltimento dei rifiuti liquidi. Evidenziando il ruolo virtuoso che un intermediario di rifiuti, qual è Pragma Chimica, può avere per un’impresa.
Rifiuti liquidi, cosa sono?
I rifiuti liquidi sono reflui di scarto che derivano da lavorazioni industriali o, comunque, da attività dell’uomo. In base alla normativa vigente, tali reflui devono essere trattati a seconda della tipologia di contaminanti contenuti e delle loro proprietà. I trattamenti di depurazione possono essere di carattere chimico-fisico e/o biologico. L’obiettivo è far sì che il refluo perda i contaminanti e la sua pericolosità e possa essere reimmesso nell’ambiente.
Quando il rifiuto liquido non è gestibile attraverso un idoneo trattamento di depurazione, si opta per la termodistruzione. Dalla raccolta allo smaltimento dei rifiuti liquidi, la sfida è individuare le soluzioni più adeguate alle diverse problematiche.
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Smaltimento dei rifiuti liquidi: normativa e procedure
Il trattamento dei rifiuti liquidi segue, in generale, lo stesso principio dei rifiuti solidi. Il Testo unico ambientale (D. Lgs n. 152 del 2006) prevede che la loro gestione debba essere effettuata in conformità ai principi di prevenzione, responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei beni da cui si originano i rifiuti.
- Il processo di gestione dei reflui industriali inizia con l’individuazione del prodotto tramite un codice CER (Codice europeo dei rifiuti) che ne evidenzia il settore di provenienza e l’origine.
- A ciò seguono le analisi di caratterizzazione per scoprire le componenti chimico-fisiche e determinarne il livello di pericolosità. Si tratta di parametri fondamentali per individuare le corrette modalità di trasporto, trattamento e smaltimento delle acque di rifiuto.
- Prima di procedere al trasporto dei rifiuti in questione, è necessaria la compilazione di due documenti specifici. Il Formulario di identificazione dei rifiuti (FIR) accompagna e identifica il rifiuto durante le fasi di trasporto, garantendone la tracciabilità. Nel registro di carico e scarico vengono, invece, riportate cronologicamente le attività di produzione dei rifiuti (carico) e quelle di invio a recupero o smaltimento (scarico).
A questo punto, i reflui vengono trasportati in impianti di trattamento autorizzati.
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Stoccaggio e smaltimento dei rifiuti speciali, come funzionano
Generalmente, i rifiuti liquidi sono stoccati in vasche di accumulo o in silos. Tuttavia, può capitare che si ricorra a cisternette IBC (Intermediate bulk container) o a fusti, se il quantitativo dei rifiuti da smaltire non è eccessivo.
Lo smaltimento dei rifiuti liquidi avviene all’interno di appositi impianti di trattamento, che vengono gestiti a seconda della natura e della pericolosità del rifiuto stesso. Infatti, alcune sostanze possono essere recuperate o rigenerate, mentre altre vanno necessariamente sottoposte a un trattamento chimico. Altre ancora devono essere termodistrutte.
Per un’azienda è essenziale comprendere come gestire al meglio questa tipologia di rifiuti, in particolare quando si tratta di smaltire quelli speciali. Non soltanto per via delle sanzioni previste in caso di errori o di dimenticanze. Va, infatti, ricordato che, la consegna dei rifiuti da parte del produttore o del detentore a un incaricato della raccolta, del trattamento o del trasporto, non esonera automaticamente dalla responsabilità riguardo alle operazioni di recupero o di smaltimento effettivo.
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Il ruolo degli intermediari di rifiuti (come Pragma)
Per lo smaltimento dei rifiuti liquidi prodotti da qualsiasi tipo di attività è necessario operare nel rispetto delle norme vigenti, minimizzando l’impatto ambientale.
In questo ambito così peculiare e delicato, in cui è facile sbagliare, Pragma Chimica mette a disposizione la sua pluriennale esperienza come intermediaria per la gestione di rifiuti. Si tratta di realtà che, come nel nostro caso, sono iscritte alla categoria 8 dell’Albo nazionale gestori ambientali e si occupano, attraverso impianti e trasportatori autorizzati, di prendere in carico rifiuti prodotti da terzi.
Siamo, di fatto, l’anello di congiunzione tra il produttore/detentore del rifiuto, da una parte, e il trasportatore e il destinatario finale, dall’altra. Nel dettaglio, sgraviamo le aziende dal compito di predisporre tutta la documentazione necessaria affinché lo smaltimento avvenga entro i termini di legge. Inoltre, svolgendo un servizio di manutenzione degli impianti come lavaggi chimici e bolliture di caldaie, torri di raffreddamento o, più in generale, degli impianti di depurazione, offriamo al cliente un servizio chiavi in mano. Comprensivo, cioè, delle operazioni di smaltimento dei rifiuti generati dai processi di manutenzione degli impianti.
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