Sanificazione ambienti di lavoro: il valore della prevenzione anche nel post pandemia

Sanificazione ambienti di lavoro

Negli ultimi anni, la sanificazione degli ambienti di lavoro è diventata un trend topic, a ogni latitudine. La pandemia di Covid-19 ha contribuito a cambiare radicalmente la percezione della salute e della sicurezza in ambito professionale, mettendo in luce l’importanza di mantenere gli ambienti puliti e sanificati. Un elemento essenziale per proteggere la salute di dipendenti e collaboratori.
Questo assunto, va da sé, non vale solo in tempi di crisi sanitaria. A emergenza finita, infatti, gli esperti evidenziano come l’igiene e la sanificazione negli ambienti di lavoro restino valide prassi standard di prevenzione. Scopriamo, allora, cosa è opportuno sapere sul tema.

Sanificazione degli ambienti di lavoro: un virtuoso imperativo

Con la ripresa delle attività dopo il lockdown, le aziende hanno dovuto integrare una serie di misure all’interno della propria routine per garantire la pulizia e la sanificazione degli ambienti di lavoro. In questa fase, abbiamo supportato numerose aziende, aiutandole a riaprire in sicurezza.
Durante la pandemia, l’attenzione verso l’igiene e la sanificazione dei locali è diventata massima, ma, a emergenza sanitaria finita, i riflettori restano accesi. Ed è un bene che sia così. Potremmo definirlo un virtuoso imperativo. Sanificare gli ambienti di lavoro è, infatti, una “prassi standard” che contribuisce a prevenire la diffusione delle malattie infettive.
Lo evidenzia lo stesso Inail, che ha pubblicato il documento La sanificazione nel post pandemia. La standardizzazione dei processi¹. Redatto con il contributo di Afidamp-Finco di Confimi, la pubblicazione fornisce indicazioni utili per la pianificazione e l’organizzazione delle attività di sanificazione.

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Che cosa s’intende per sanificazione

La sanificazione degli ambienti di lavoro rappresenta una pratica essenziale, tesa a garantire ai lavoratori un ambiente salubre e sicuro.
La normativa sulla sanificazione degli ambienti di lavoro di riferimento è rappresentata dalla Legge 82/1994 e dal D.M. 274/1997. Quest’ultimo offre una definizione di sanificazione. Si tratta di “procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l’attività di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione. Ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la ventilazione”.
Pulizia, disinfezione e sanificazione sono termini sovrapposti tra loro e usati come sinonimi. In realtà, pur se interconnesse, sono attività differenti. Nel dettaglio, la sanificazione comprende procedure di pulizia e/o di disinfezione necessarie per garantire la massima igiene all’interno degli ambienti. Più nello specifico, le superfici all’interno degli ambienti di lavoro possono essere veicolo di trasmissione di agenti patogeni come virus, batteri e altri microrganismi pericolosi per l’uomo. Non basta, quindi, rimuovere solo lo sporco visibile attraverso la pulizia e la detersione, per quanto accurate. Serve anche la fase di disinfezione, in cui vengono utilizzate apposite sostanze per inattivare i microrganismi, riportando la carica microbica a un livello non pericoloso.

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Buone prassi per una corretta sanificazione

La sanificazione degli ambienti di lavoro è, quindi, un elemento centrale per la salute e la sicurezza in azienda. Affinché questo insieme di procedimenti e operazioni per rendere sani gli ambienti sia efficace, non si può navigare a vista e improvvisare. È opportuno, piuttosto, procedere con una visione strategica e uno sguardo a 360°, adottando buone prassi. Nello specifico:

redigere un piano di lavoro, attribuire compiti e responsabilità, definire la frequenza delle attività di pulizia, disinfezione e sanificazione, operare la valutazione dei rischi in base anche alle specificità di ogni ambiente e delle strumentazioni utilizzate;

• prestare particolare attenzione alle modalità operative, alle sostanze utilizzate e alla regolarità delle operazioni di pulizia, adottando un protocollo specifico per ciascun ambiente da trattare;

verificare periodicamente l’applicazione dei protocolli, annotando su appositi registri operazioni effettuate, prodotti e attrezzature usate.


Numerosi studi evidenziano come una pulizia e una sanificazione degli ambienti di lavoro, condotte abbinando procedure di lavoro corrette e idonee strumentazioni, rappresentino un punto cardine per la prevenzione della diffusione di microrganismi patogeni.

L’offerta di Pragma Chimica per sanificare gli ambienti di lavoro

Si tratta, insomma, di fare le cose per bene. Da anni, Pragma Chimica supporta le aziende in tutta Italia per sanificare gli ambienti di lavoro, ponendosi come interlocutore di fiducia per questa attività così rilevante. Il servizio che offriamo contempla:

sostanze sanificanti con efficacia riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità contro numerosi agenti contaminanti come virus, batteri e muffe;

• una linea di prodotti ad hoc sicuri e di facile impiego, conformi al Regolamento UE sui biocidi n. 528/2012;

• un nebulizzatore con innovativo sistema a ultrasuoni, che produce una nebbia secca (diametro aerosol: 0,1- 0,2 micron), adatto anche alla disinfezione di punti difficilmente raggiungibili.


La gamma comprende, inoltre, soluzioni per la ionizzazione dell’aria con tecnologia a plasma freddo, che garantisce un’efficace e costante azione sanificante di aria e superfici. Ancora, in collaborazione con i colleghi di e_labo, possiamo definire un piano aziendale di sanificazione degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e per l’uso sicuro dei prodotti.

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NOTE

¹ Per approfondire: La sanificazione nel post pandemia. La standardizzazione dei processi, Inail, 2023