Prima regola: non sprecare acqua. Un’avvertenza valida sempre, ma soprattutto in un periodo di crisi idrica come quello che stiamo vivendo. Aggiungiamoci i costi energetici in aumento ed ecco che il quadro si complica. Una combinazione di fattori che spinge giocoforza le imprese verso soluzioni e tecnologie alternative e risparmiose. Una di queste è il raffreddamento adiabatico, piuttosto diffuso. Del resto, i vantaggi non mancano. E, tra le varie soluzioni sul mercato, gli impianti adiabatici industriali sono quelli con il ciclo di vita maggiore. A patto, però, che siano progettati e gestiti al meglio. Sottolineatura d’obbligo: spesso sottovalutata, la manutenzione dei sistemi adiabatici è, invece, vitale. A cadenze regolari, bisogna eliminare depositi organici e inorganici che si depositano sui vari elementi del macchinario (pacchi alettati, filtri, eccetera). Ciò consente di garantire il corretto funzionamento dell’impianto. Come fare? Scopriamolo insieme.
Raffreddamento adiabatico: che cos’è
Per arrivare a comprendere l’importanza della manutenzione di un impianto adiabatico bisogna prima soffermarsi brevemente su questa tipologia di raffreddamento.
Si sfrutta il calore sensibile. Ovvero la trasmissione di energia spontanea che avviene da un corpo di temperatura maggiore a uno con temperatura minore. In questo caso, l’aria e le alette dello scambiatore. Qui sta, per esempio, una diversità rispetto ai sistemi evaporativi. Questi ultimi utilizzano, infatti, il calore latente, cioè la quantità di energia necessaria allo svolgimento di un passaggio di stato: in questo caso, l’acqua da raffreddare che, in parte, evapora.
La grande differenza tra raffreddamento adiabatico ed evaporativo sta, però, nel consumo di acqua. Nel sistema adiabatico, infatti, il raffreddamento è garantito dallo spruzzamento di acqua solo sul pacco alettato di un impianto. Il consumo di risorsa idrica è, dunque, slegato dalla quantità di calore da dissipare ed è inferiore in termini di quantità. Meno acqua, quindi, e costi inferiori per il relativo trattamento.
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Pragmasanit 7315 S: lunga vita ai raffreddatori adiabatici
Il corretto funzionamento degli impianti adiabatici industriali è un valore fondamentale, da preservare. Un apparecchio in piena efficienza, infatti, svolge al meglio il proprio servizio, dura di più, utilizza una minore quantità di energia, contenendo, dunque, anche i costi.
Parola d’ordine: manutenzione. Nel tempo, infatti, si accumulano inevitabilmente depositi organici e inorganici su pacchi alettati, filtri e separatori di gocce dei raffreddatori adiabatici. Se non trattati a dovere, il rischio è di compromettere seriamente il funzionamento dell’impianto.
La manutenzione puntuale dei sistemi adiabatici, che passa attraverso tecnologie e prodotti dedicati, fa la differenza. Si tratta di trovare le migliori soluzioni per coniugare efficienza e praticità. In questo ambito specifico, abbiamo recentemente ampliato la nostra gamma con Pragmasanit 7315 S. Si tratta di un detergente schiumogeno ad azione igienizzante e disincrostante. Contiene una miscela di acido citrico, acqua ossigenata, agenti bagnanti e stabilizzanti. È in grado di eliminare efficacemente depositi organici e inorganici da pacchi alettati, filtri e separatori di gocce di raffreddatori adiabatici, ma anche da unità di trattamento aria (UTA), torri di raffreddamento e apparecchiature analoghe. È un prodotto:
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• compatibile con superfici metalliche delicate;
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Pragmasanit 7315 S viene applicato con idropulitrice o con normali apparecchiature utilizzate per i lavaggi delle superfici nell’industria alimentare.
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